Si andava in treno a Venezia
alle prime brume di febbraio
poi si gironzolava curiosi
per corti, calli e campielli
alla scoperta di maestosi palazzi,
antiche chiese e campanili,
tra negozi luccicanti di vetri.
Ci si stupiva ad osservare
le gondole allontanarsi lungo i canali
e di ponte in ponte si giungeva
a San Marco dove ci accoglieva
una folla di maschere
fantasiose e straordinarie
ricche di colori, pizzi e merletti.
Eravamo felici
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